Esattamente cinque anni or sono ero in partenza per trasferirmi a Kyoto e raggiungere mia moglie che era già arrivata da qualche mese. Le motivazioni di questa scelta furono molteplici, una su tutte la malattia del suocero che conviveva con un cancro ai polmoni da quasi dieci anni ma che ultimamente a detta della madre di Mayumi stava leggermente peggiorando. Decidemmo pertanto di lasciare la nostra vita italiana per imbarcarci in una nuova avventura in modo da poterci prendere cura di lui fin tanto che si sarebbe ristabilito.
Mamma e papà vivevano nella zona residenziale di Uji, alla periferia di Kyoto. Qui i terreni costano meno e nel tempo erano riusciti a permettersi una casetta su due piani con 4 stanze da letto in una zona non molto conveniente logisticamente ma di tutto rispetto. L`avevo descritta a suo tempo qui: La mia casa in Giappone.
La nonna materna di Mayumi era ancora in vita ma affetta da demenza senile da circa 15 anni. Praticamente un vegetale. Da più di un lustro durante le frequenti visite familiari alla casa di cura dove era ospite non riconosceva nessuno. Aveva anche smesso di parlare. Sguardo basso a fissare il vuoto, nessun cenno di emozione, insomma, si trovava in quel genere di situazione che ogni volta che la si lasciava ci si interrogava sul senso di un esistenza di quel tipo e se fosse giusto da parte del genere umano far di tutto per prolungare una condizione di quel calibro, ma i medici dicevano che non soffriva e ai familiari tanto bastava. In passato si era dimostrata una persona piena di vita, intraprendente, coraggiosa, madre di 4 figlie e proprietaria di una Machiya (casa tradizionale giapponese) dove produceva e vendeva Tofu.
Quella casa, nel centro di Kyoto, a pochi passi dal Palazzo imperiale e affacciata su una delle principali vie di Kyoto, Kawaramachi, era quindi disabitata da almeno 15 anni, ed e` li che con il consenso di tutta la famiglia allargata, avremmo dovuto trasferirci io e Mayumi per cominciare la nostra avventura giapponese.
Avremmo! Una volta arrivati in Giappone infatti ci rendemmo subito conto della gravita` della situazione. Il leggero peggioramento delle condizioni di mio suocero si chiamava in realtà metastasi e di fatto aveva i giorni contati. Descrissi quei giorni drammatici in un vecchio post: La ricchezza di un uomo. Sta di fatto che una volta resisi conto della situazione, tutto il resto passo` in secondo piano e decidemmo di rimanere a vivere tutti assieme sotto lo stesso tetto per amore e per convenienza dal momento che il suocero necessitava di assistenza h24 e la suocera era visibilmente stremata. Appena passato a miglior vita la madre di mia moglie fece un crollo repentino pertanto optammo per rimanere in quella casa quanto necessario affinché il tempo potesse se non altro lenire questo genere di sofferenze.
A distanza di 5 anni viviamo ancora tutti assieme ma questa e` un altra storia che racconterò prossimamente.
Ad inizio di quest`anno una chiamata improvvisa. Erano le undici di sera ed io ero impegnato su Yahoo Auction a fare un`asta per accaparrarmi il bbq Snow Peak usato al quale morivo dietro da un po`. Mayumi risponde, mette giù il telefono e scoppia a piangere. – Chiamano dalla clinica. La Nonna sta male. Dicono che dobbiamo raggiungerli urgentemente ma di non correre con la macchina che tanto potrebbe essere troppo tardi. E cosi fu. Si concludeva nel peggiore dei modi per mia suocera un lustro di tempo nel quale si e` vista portare via a scadenza annuale marito, sorella minore anch`essa per cancro fulminante, cane di famiglia e mamma.
Alla morte di quest`ultima, le 3 sorelle rimaste tra cui mia suocera si sono interrogate sul da farsi con la casa e visto che nessuno sembrava interessato a rilevare quella che ai loro occhi rappresentava più una gatta da pelare che un opportunita` ci siamo fatti avanti noi. Unica condizione l`utilizzo dell`immobile o del terreno per riqualificarlo. Tutto anziché la vendita.
Era da tempo che Mayumi ed io avevamo espresso interesse per quella casa. Fin dal primo momento che la vidi pensai che fosse situata in una zona perfetta per poterne fare una Guest House. A 10 metri dalla fermata dell`autobus, su una via principale, a 5 Minuti a piedi dal palazzo imperiale e meno di 3 da uno degli spiazzi più belli del fiume Kamogawa. Un potenziale incredibile. Si ma … 5 anni fa chi ce li aveva tutti quei soldi. La casa era fatiscente e gli investimenti necessari erano nell`ordine di centinaia di migliaia di euro. Fine della storia. Meglio farne un ritrovo alla meno peggio per amici e parenti. Una base da poter utilizzare all`occorrenza da chiunque della famiglia ne avesse bisogno.
Nacque cosi la “baracca di Marutamachi”. Con meno di mille euro di investimento e molto tempo a disposizione riuscii a tirare fuori un covo perfetto per le mie serate di svago e per le visite dei parenti fuori sede.
Ricordo che grazie al gruppo facebook chiamato “Kyoto Sayonara Sales” e tanta pazienza riuscii a recuperare sedie (Calligaris tra l`altro!!), tavolo, tavolino basso riscaldato chiamato kotatsu, divano, frigo, forno, tende… insomma praticamente tutto l`arredo necessario completamente gratis!! Si perche` qui in Giappone se vivi in centro ed hai necessita` di buttare determinata roba, devi pagarne lo smaltimento e allora molti preferiscono regalarla se proprio non riescono a venderla piuttosto che buttarla, e io mi sono rifatto casa!
Quella casa di fatto ora e` formalmente nostra. Le sorelle hanno rinunciato alla loro parte ed e` stata data carta bianca a me e mia moglie per poter farne ciò che ci pare, e non vedo l`ora di raccontarlo!
“Se avete costruito castelli in aria, il vostro lavoro non sarà sprecato: e` quello il posto in cui devono stare. E adesso metteteci le fondamenta.”
Henry David Thoreau