31 Dicembre 2014!
Sono le 10.00 del mattino del mio 35esimo compleanno e dopo aver differenziato l’immondizia mi prendo un’oretta di tempo per tracciare il bilancio di questo anno ormai concluso.
Sembra ieri che sono tornato in Giappone e invece è già passato più di un anno e attorno a me di cose ne sono successe talmente tante che mai come questa volta mi sento di fare un po’ il punto della situazione.
La partenza di questa mia nuova vita giapponese si è rivelata ben presto in salita. I programmi e le speranze in primis erano diversi ma tant’è, la vita fa un po’ quel che vuole e a noi non resta che piangerci addosso e puntare il dito alla sfortuna o rimboccarci le maniche e fare qualsiasi cosa per tentare di uscire dalla tempesta. Personalmente non è che faccia chissà che per uscirne, diciamo che se servono 2 energiche pagaiate io ne faccio solo una ridendo!
Mi piace ricordarmi che a gennaio del 2014 mi ritrovavo per l’ennesima volta a ripartire da zero, in una città nuova, con pochissime certezze in termini economici, una lingua da imparare, un lavoro da trovare, una compagna da mantenere e un età che sempre meno si concilia a questo genere di esperienze.
Per fortuna il Signore, tra le varie carenze, mi ha dotato anche di una grandissima dose di sana ignoranza e così, incurante di tutto quello che non avevo decisi di ricominciare da me, e la prima cosa che feci fu quella di iscrivermi in palestra! Si lo so, faceva strano anche a me prendere la bicicletta il mattino e senza avere ne un lavoro ne la padronanza della lingua, dirigermi in palestra e pagare per far fatica anziché venir retribuito, ma tant’è…. volevo fare così!
Sono sempre più dell’idea che ci sia una sorta di energia cosmica che premi i nostri sforzi anziché le nostre aspettative e faccia in modo che le cose vadano non come pensiamo di volere che vadano ma come in realtà facciamo in modo che vadano. Per esperienza personale ho notato che chi si lamenta si è già lamentato, si lamenterà ancora e avrà sempre un buon motivo per farlo, chi è nato ridendo morirà ridendo anche se la vita lo ha già messo al tappeto in più occasioni e chi spera al bar che la ricchezza gli piova dal cielo nonostante sia un disoccupato cronico troverà sempre due spicci per mantener elevato il proprio tasso alcolemico tanto da permettergli di sognare e millantarsi agli occhi degli avventori perché in realtà è quella la vita che gli piace fare e quindi si, non avevo un lavoro ma ho saputo ascoltarmi e avendo ben chiaro cosa volessi, decisi di cominciare prendendomi cura del mio io in primis che a mio avviso è il punto di partenza necessario per farsi trovare pronti ai vari appuntamenti che il destino fissa per noi.
A dire il vero tra una seduta e l’altra di palestra intervallavo anche qualche lezione di Giapponese ma con scarsi risultati. Ho sempre dato la colpa al lavoro… volevo convincermi del fatto che il non averlo mi togliesse serenità e di conseguenza non fossi libero mentalmente di apprendere ma in realtà già sapevo che era una cazzata, infatti ora che il lavoro fortunatamente ce l’ho non riesco a memorizzare nulla ugualmente perché con la testa sono sempre ai miei appartamenti! In poche parole, come si dice a Verona… Se un musso lo vesti da cavallo da corsa sempre musso rimane!
Vabbè, era comunque un inizio! A Febbraio già ero in grado di andare in palestra e a scuola da solo. Due bei passettini in direzione della felicità. Certo vedendo il mio fisico e sentendomi parlare Giapponese si direbbe che sono stati soldi buttati, ma il mio ego ne ha sicuramente gioito!
Mancava solo il lavoro… andati male un paio di colloqui decisi di prendere il toro per le corna e tentare subito quello che avevo in mente di fare solo in un secondo momento, a sicurezza economica e conoscenza linguistica acquisite… col senno di poi ringrazio il Signore di aver fatto in modo che questi colloqui mi andassero male, molte volte poi si entra in un tunnel di “non mi piace ma intanto va bene così” dal quale è difficile uscirne! Lo conosco molto bene, in Italia l’avevo pure arredato quel tunnel li! Ci misi circa 4 anni a mollare una situazione simile!

Sakura river Side. Secondo appartamento turistico.
Preso il primo appartamento turistico a fine Marzo, siamo riusciti a bissare già ad Agosto e per me al momento questo rappresenta il cardine sul quale si basano le mie intere giornate. Per la prima volta sviluppo un progetto tutto mio (quando dico mio è intesa anche la mia famiglia senza la quale starei ancora alzando pesetti da un chilo in palestra, anzi neanche quelli perché per iscrivermi ho avuto bisogno del loro aiuto!) nella maniera in cui voglio io e la soddisfazione è impagabile. Finalmente riesco a fare ciò che mi piace e quando ricevo la gratificazione dei clienti mi sento proprio un uomo realizzato! Per me è diventato più un lavoro andare in palestra piuttosto che gestire il business!
Di contro lo studio della lingua è stato relegato in terza posizione ed è praticamente accantonato purtroppo!
A Settembre ho pure preso la patente giapponese! Non che ci voglia chissà che… basta convertire e di fatto ahimè perdere quella italiana e il gioco è fatto! Ora qui sono un principiante e giro con gli adesivi sulla macchina come facevo a 19 anni con la P in Italia sulla Innocenti Mini 90 di mia madre!
In sostanza non posso che essere soddisfatto, sono arrivato senza nulla se non l’amore e il supporto della mia famiglia allargata (giapponese e italiana) e senza rendermene conto sono riuscito ad inserirmi in una società che dista anni luce dalla nostra!
Ho un lavoro, qualche amico, degli hobby e guido pure l’auto… cosa volere di più!
In realtà come recita la seconda parte di questa bellissima frase di Einstein:
“Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose.”
adesso arriva davvero il difficile… se è vero che quando l’acqua ti arriva al culo impari a nuotare beh… diciamo che sono rimasto a galla ma ora anziché sbracciare mi sto attaccando sempre più alle mie certezze di un tempo… la palestra, il calcetto al lunedì (sia lodato Facebook che tra il migliaio di lati negativi ha anche qualche risvolto positivo e mi ha fatto trovare amici e ragazzi da ogni parte del mondo con la passione per il calcio giocato), insomma… sto riproponendo il mio “format” italiano anche qui!
2014 promosso a pieni voti dunque! Quello che vorrei per il 2015 a livello personale è di continuare su questa strada magari con un po’ di costanza in più…. studiare davvero la lingua (ahahahahaha!!) migliorare gli automatismi del mio lavoro e perché no espandermi un po’ e sopratutto smetterla con l’alibi del quando!
E’ si perché nella mia vita c’è sempre un quando tra me e la felicità. Felicità intesa come concetto ideale, quella duratura e costante che molto probabilmente nemmeno esiste ma che io in quanto uomo e sognatore continuo ad inseguire incurante che servano momenti di tristezza perché ella possa improvvisamente comparire! Dicevo così anche all’inizio di quest’anno… ah ma vedrai quando avrò un lavoro… ah ma quando potrò guidare… ah ma appena riuscirò a parlare… si insomma … molti quando si sono anche avverati durante quest’anno mentre io sono rimasto sempre esattamente lo stesso! Che fregatura! Già lo sapevo che comunque avrei dovuto, devo e dovrò lavorare solo sull’io e non sul quando… si però QUANDO ci riesco… poi cosa faccio?!!!
Intanto mi volto indietro e mi godo questo ultimo giorno del 2014 con la consapevolezza di aver fatto un ottimo lavoro e di aver gettato le basi per un 2015 che sarà l’inizio di una nuovissima strepitosa avventura!
Buon anno a tutti!