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Destino o coincidenze? (sliding doors!)

Tanami road

Chi ha detto che la scelta più semplice è sempre la migliore?

Probabilmente nessuno, anche se io per primo, molto spesso  sono portato a pensarlo!

Fortunatamente non quella volta!

Di frequente, da quell’ormai lontano 2007  ripenso al mio percorso in questi ultimi anni e mi chiedo se sia stato più il destino o una serie di circostanze fortunose a far si che io potessi essere qui quest’oggi a raccontare questa storia partendo proprio da dove è cominciato questo blog, ovvero  dal mio primo post.

Sono passati 6 anni da quando decisi di aprire questo blog a seguito di una decisione fermentata a lungo ma allo stesso tempo inaspettata nei modi e nelle tempistiche, quella di mollare tutto e partire all’avventura!

C’erano già i primi sentori della crisi e i discorsi di allora erano più o meno gli stessi di oggi… tienitelo stretto quel lavoro li, cosa vai a fare dall’altra parte del mondo,  è pericoloso, ci sono gli squali, ghe n’è morto uno anche ieri in Australia!!! …. e chi più ne ha più ne metta!

Il mio subconscio allora decise di non dar retta a nessuno eccetto che a quella piccola parte di me che reclamava la sua sete di avventura e così decisi di partire…. il resto è scritto su questo blog!

Feci le mie esperienze, rimasi 1 anno in Australia, visitai parte dell’Asia e Indonesia, dopodichè, una volta tornato a casa decisi di ripartire per una seconda avventura Australiana.

Tornai, trovai lavoro, guadagnai i soldi necessari per riprendere a viaggiare e decisi di farlo in macchina! La mia missione era attraversare il deserto con una Suzuki Vitara acquistata da poco!

Anche in questo caso la rotta che scelsi non era delle più raccomandabili, si trattava infatti una volta arrivati ad Alice Springs di tagliare tutto il deserto australiano alla volta del Kimberly per poter arrivare finalmente a Broome e godermi il tanto decantato tramonto a gradini sull’oceano. Tutto questo era possibile solamente mediante una strada chiamata Tanami Road tra le peggiori al mondo! Il percorso si snoda (snoda…. in realtà l’è tutta dritta!!) su 1050Km di nulla assoluto, la strada non è mai stata completata, non esiste pertanto asfalto ne tanto meno stazioni di servizio o generi alimentari, ci si deve attrezzare di tutto punto prima della partenza con taniche supplementari e scorte di cibo!

All’ufficio informazioni di Alice Springs quando esposi il mio progetto cercarono di farmi desistere per via della stagione delle piogge, le quali avrebbero compromesso le condizioni della strada e per l’inadeguatezza della mia vettura.

Partii lo stesso! Dopo 24 ore di viaggio e solo 200km di strada percorsi per via delle condizioni della strada il mio vitara cedette… rimasi intrappolato in un guado per una notte intera e viste le continue insistenze della mia compagna di viaggio fui costretto a malincuore a tornare indietro!

Una volta tornato ad Alice Springs, decisi che non era più il caso di proseguire il viaggio verso nord pertanto mi diressi a Bowen, una cittadina del Queensland dove avevo lavorato qualche anno prima per chiedere lavoro. A causa delle fluenti piogge la stagione della semina non era ancora partita, quindi il mio ex supervisore mi mandò a Bundaberg, una città  a sud nella filiale della loro farm per vedere se li le cose fossero andate meglio.

Dopo un giorno di viaggio arrivai a Bundaberg dove incontrai Rob, il boss, che mi disse che lavoro per 2 non ce n’era ma che mi avrebbe fatto sapere più avanti. Delusi e amareggiati io e Mayumi, la mia compagna giapponese decidemmo di proseguire il nostro cammino verso sud, ma essendo quasi mezzogiorno ci fermammo più del dovuto in un ristorante giapponese a mangiare qualcosa.

Dopo un paio d’ore, durante le quali avrei dovuto essere in viaggio ormai da un pò mi arrivò una chiamata… era Rob! – Siete ancora qui? – Si! – Bene, domattina alle 8 si comincia!

E così iniziò anche la nostra avventura in quel di Bundaberg!

Il mio compito era prendere le cassette di pomodori da un nastro trasportatore e riporle per bene sui bancali per la distribuzione.

Una mattina mi svegliai in ritardo e mi accorsi che non avevo nulla di pulito da mettermi per andare al lavoro, le alternative erano 2… o una maglia sporca e puzzolente, o una maglia visibilmente corta che mi arrivava sopra l’ombelico causa errato lavaggio!!!

Visto che in Australia ognuno fa ciò che vuole optai per la seconda!

Quel pomeriggio, mentre mi chinavo per appoggiare una cassa di pomodori a terra, un supervisore donna della fabbrica affianco passò di li, mi vide e mi disse: – Hai un tumore alla schiena, fatti vedere perchè potrebbe essere già troppo tardi!

Li per li risi, non capii, la salutai e pensai ad una burla di una sconosciuta! Valli a capire questi australiani… loro e il suo umorismo!!!

La sconosciuta fu di ritorno dopo 10 minuti…. Tieni, questo è il numero del dottore e questo è l’indirizzo…. chiamalo ora e vacci domani… ti ho fatto mettere in ferie!

Ma come in ferie? Io sono qua per lavorare, e poi… tumore de che?

– Non hai visto il neo che hai sulla parte bassa della schiena? Quello con tutta quella pelle morta intorno? Quello si chiama Melanoma, è un tumore, è maligno e se non curato in tempo è mortale! Io ho perso 2 miei cari per questo motivo.. per questo lo so riconoscere… vai e fammi sapere!

L’indomani andai dal dottore… – Ma questo è un melanoma! Da quanto ce l’hai? – E che ne so…. mesi, anni boh!

Brutto segno, potrebbe essere già troppo tardi, domani operiamo!!

Scusa? Operiamo de che?

Si, dobbiamo rimuovere il tumore, procedere con l’allargamento e spedirlo a Melbourne per accertamenti.

Vabbè!

L’indomani ero sotto i ferri, e dopo 2  settimane arrivò l’esito.  Melanoma, tumore maligno, il paziente va rioperato!

Tornai in Italia, procedetti con l’allargamento (40 cm di cicatrice sulla schiena a fronte di un neo di diametro 3 mm!!!) e varie piccole operazioni satellite.

Ora, nonostante periodici controlli sono fuori pericolo.

Quindi col sennò di poi io mi chiedo:

Se avessi scelto la via più sicura, ovvero quella di non partire, sarei ancora qui?

Si sarebbe accorto qualcuno di questo mio Melanoma?

Dove finiscono le coincidenze e dove inizia il destino nel fatto di aver scelto di partire, aver abbandonato un viaggio ripiegando su un lavoro che non era in programma, essere stato dirottato in un altra farm rispetto a quella di origine,  l’aver ritardato la partenza per una fermata al ristorante, l’aver scelto la maglietta “corta” e l’essermi chinato proprio nel mentre stava passando una persona, (forse la sola persona con cognizione di causa) che tra l’altro non sarebbe nemmeno dovuta passare di li?

Curioso inoltre il fatto che l’azienda per la quale stavo lavorando si chiami Barbera, di chiare origini italiane, stesso cognome del  collega che trovò e stampò la mia lettera di dimissioni 6 anni prima!

Tutte queste coincidenze possono riassumersi in un unica parola? Destino?

Comunque sia, anche chi crede nel destino guarda sempre a destra e a sinistra prima di attraversare la strada,  quindi farò sempre del mio meglio per aiutare il destino a farmi arrivare alla fine del gioco il più tardi possibile!

NDR: Rileggendo il tutto per la correzione mi è venuta in mente un’altra cosa quasi inquitante!

Quasi 15 anni fa, lo stesso collega di lavoro di cui sopra, Luca, fu un mio compagno di classe. Una sera, (per la precisione il 28 aprile 1998) mentre con il motorino mi dirigevo verso casa della mia ragazza, ad un semaforo lo incrociai mentre era in compagnia di un’amica, anch’essi in motorino. Io rallentai la mia corsa, mi fermai per far loro un saluto credendo che alla mia vista si sarebbero fermati ma invece nulla… proseguirono dritti per la loro strada. Per questa manovra diciamo che persi, che ne so.. 50 secondi? .. beh… nemmeno un minuto dopo feci un frontale durante un sorpasso azzardato di uno slavo che senza patente e senza assicurazione stava allegramente portando una prostituta sul luogo di lavoro… perdetti la milza, mi ruppi tibia e perone e a causa di un emorragia interna rischiai la vita in quell’impatto!!!

E se quella volta Luca si fosse fermato?

2 commenti su “Destino o coincidenze? (sliding doors!)

  1. Ciao son sempre io e non sono una stalker 😀
    Ma mi rallegra cio che scrivi. Poiche in ogni tuo post trovo una parte di me come avrai notato nei commenti precedenti, se ancora dai un’occhiata a questi post..dato che vedo sono dello scorso anno.. Va beh…
    Il destino..si..il destino..Sliding Doors mi e’ venuto in mente spesso per via di tante coincidenze positive (raramente meno positive) che avvengono anche nella mia vita. Una coincidenza ha salvato la vita a una persona a me cara..e in questo labirinto di fatti apparentemente inspiegabili e di poco conto..che si sono susseguiti nel tempo di pochi mesi..uno dopo l altro..c ero in mezzo io. Pare che il mio destino sia aiutare gli altri 🙂
    Inoltre la cosa del neo e’ successa anche a me: era maligno e da togliere..e se quel giorno il mio ragazzo non me l avesse rotto giocando..non lo avrei mai fatto controllare. 😉

  2. CiaoStalker!!!

    Certo che do ancora un occhiata a questi messaggi… sono parte di me e ne sono molto orgoglioso.. sono tra le cose più preziose che ho!

    Eh già… il destino!!

    P.S. Con tutte queste coincidenze strano che non ci sia mai incontrati io e te!!

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