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Indonesia

Bali (Indonesia)

Kuta

Bali ha un qualcosa di magico. Non è particolarmente bella, ovvero, è fantastica.. un paradiso terrestre ma voglio dire… sicuramente sotto questo aspetto ora come ora l’apprezzerebbe più di me chi passa  undici mesi all’anno nel grigiore della propria città e spende solo poche settimane in un posto simile ma.. io che vengo fresco fresco dall’Australia, dalla Thailandia, da Singapore stessa… non direi che sotto l’aspetto naturalistico abbia qualcosa in più.. però… il feeling con quest’isola ha un qualcosa di particolare… non ci ho messo molto a capirlo, nonostante come prima tappa abbia scelto proprio Kuta, il posto più caotico dell’Isola, la Kaoh san road di Bangkok, il quartiere dei festaioli, degli ubriaconi… insomma, la parte meno vera dell’isola… il motivo? Poco meno di 3 euro a notte per una stanza con prima colazione inclusa e a 5 minuti a piedi dal mare!! Mi è bastato aspettare le cinque del pomeriggio, quando ho visto riversarsi centinaia e centinaia di persone di ogni etnia ed estrazione sociale sulla spiaggia dove mi trovavo per ammirare tutti insieme il tramonto, chi sorseggiando una buona birra, chi in compagnia di un buon libro, altri in acqua con la propria tavola da surf… tutti comunque con il naso all’insù (a parte quelli che leggevano il libro si intende!!). E’ stata una sensazione simile solo a quella provata a New York, dove tutto scorre freneticamente… tutti corrono, per dove non si sa, ma per le strade sono tutti di corsa, poi d’improvviso giri l’angolo e ti trovi in central park, un altro mondo, li non corre nessuno, c’è un atmosfera rilassatissima, la fitta vegetazione circostante sembra bloccare tutti i rumori del traffico lasciandoli all’esterno, così come a Kuta fa l’oceano, che con il suono prorompente delle sue onde che si infrangono sulla riva sovrasta qualsiasi altro tipo di rumore… è fantastico… per un po’ si è come sospesi nel tempo, non si può spiegare, va assolutamente vissuto.

Non ci ho messo molto nemmeno a notare l’attaccamento dei suoi isolani alla religione e ai propri rituali, che curano con una minuziosità degna del più pignolo degli svizzeri, anche  in posti chiaramente di stampo turistico dove in altre regioni succede invece che il business prenda il sopravvento su usi e costumi degli abitanti, qui no, qui le due cose sembrano andare di pari passo.

La gente è davvero solare e se anche intuisce tu non sia interessato a comprare il loro prodotto non succede come purtroppo mi è capitato in Asia che il loro sorriso si trasformi in sdegno ma tutt’altro continuano la discussione in alcuni casi indicandoti pure posti dove trovare tariffe più economiche delle loro… assolutamente stupefacente… come la droga… che chiunque ti offre ad ogni angolo della strada.

Ubud

Se Kuta è la Bangkok indonesiana sicuramente Ubud ne è la Chiang Mai, con la sola differenza che per arrivarci ci si impiega solo un ora di motorino da Kuta … un altro posto per me sospeso nel tempo, dove turismo e suggestione sembrano  ancora viaggiare a braccetto senza tentare di avere la meglio l’uno sull’altra. E’ semplicemente rilassante, qui il target di “clientela” è differente, qui arriva la gente più tranquilla, Ubut si trova ai piedi di un monte, non ha l’oceano a portata ed è leggermente più fresca, pertanto è preferita dai meditatori, da chi trova piacere nel soffermarsi in un bar anche per delle ore, leggendo un buon libro, sorseggiando del thè caldo con uno sfondo musicale prevalentemente etnico o jazz…. Ubud è tutto questo, è un ristoro per l’anima, fa bene al cuore insomma… Io stesso che prediligo i posti di mare ci ho passato ormai più di una settimana, dapprima con frequenti visite giornaliere ora in pianta stabile… non c’è che dire… L’Indonesia ti entra dentro… non sono pentito della scelta fatta, anzi! Poi qui a Ubud ci sono pure  centinaia di scimmiette carinissime che se entri nei vari parchi ti si attaccano dappertutto e se hai delle banane fanno di tutto per rubartele… per la strada però ce ne sono poche!

Oggi purtroppo però sono stato vittima di un raggiro capitatomi pure a Cuba, ma la c’era il Beppe che con la sua proverbiale dialettica risolve sempre tutto, invese a mi come al solito me toca pagar!! Ho noleggiato un motorino per andare a Kintamani, da dove si può ammirare un panorama pazzesco, ma per farlo avrei dovuto avere la patente internazionale…  fregare il noleggiatore non è stato difficile, è bastato fargli credere che la I grande sulla patente italiana vecchio stampo stesse per International e non per Italia e il gioco è stato fatto! E’ un anno che giro in Australia senza patente internazionale dove sono rigidi e fiscali in tutto e non mi hanno mai detto nulla, vuoi che lo facciano qui dove il rispetto delle regole è più utopico della pace nel mondo? Ebbene si!! Al chilometro 37simo mi ferma un agente… patente internazionale (specifica) e libretto del mezzo… azz!! Ecco qua… Si allontana per un istante e si mette a confabulare con il collega il quale farà da quel momento in poi la parte del rigido e lui quella dell’amico… ho già capito tutto, il quadro mi è chiaro… Cuba docet. Mi raccontano che in Indonesia è un reato grave guidare senza patente internazionale, che mi spetta ora un processo, il fermo del mezzo per almeno 3 giorni, patente compresa e 30 dollari di multa…. MA….!!!! Aggiunge lui…. Dimmi come posso aiutarti e vediamo cosa fare…mah guardi… me lo dica Lei… proprio non ci arrivo, rispondo io!!! Ecco, diciamo che… per evitarle tutte queste noie, io mi posso allontanare un attimo per non destare sospetti… lei infila 15 dollari all’interno della sua patente e siamo tutti felici…. E guardi che lo faccio per lei!! Certo certo ci mancherebbe! Allora se lo fa per me, perché non facciamo 10 dollari che è meglio? No no guardi, 50 sono per me, e 100 per il mio amico che solitamente è incorruttibile e di queste cose non ne vuole sapere….. ma non mi dica!!! A quel punto avrei voluto provare a dir loro che se non mi lasciavano andare sarei andato io a mia volta a denunciarli in questura o peggio ancora avrei chiamato striscia (!?!?!) ma non sarebbe servito a nulla se non a peggiorare le cose, così ho infilato 15 dollari nella patente e sono ripartito alleggerito!!!

Lombok e Isole Gili

Ad Est di Bali si trova un’altra spettacolare isola, Lombok, meno turistica e più fitta vegetativamente Lombok è visitata soprattutto per le sue spiagge ottime per il surf e per tre isole incontaminate a detta di tutti veri e propri paradisi tropicali terrestri, ed è li che sono diretto ora!!!Gili Air,  Gili Meno e Gili Travagan. Per raggiungerle da Bali mi sarà sufficiente prendere un traghetto che in 6 ore mi porterà a Lombok dopodiché un’altra barchetta che in mezz’ora mi porterà a Gili Travagan, la più grane delle 3 isole. La cosa che mi ha colpito di queste 3 località è l’assoluta mancanza di mezzi di trasporto a motore al loro interno, le strade non sono nemmeno asfaltate ma di terra battuta, gli unici trasporti permessi sono biciclette e carrozze… si viene catapultati davvero indietro nel tempo. Problemi di furti o imbrogli pare non ce ne siano, e lo si intuisce per esempio nel momento stesso in cui si noleggia una bici o una tavola da surf, si fa tutto a parole, non esistono carte da firmare o documenti da consegnare.. volendo potresti anche non tornare più a riconsegnare l’articolo ma nessuno lo fa… i bei gesti sono contagiosi. Non c’è nemmeno la polizia qui, non esiste, se si dovesse avere qualsiasi tipo di problema con qualcosa o con qualcuno ci si deve rivolgere al capo villaggio… Qui pertanto la Marjuana è legale, o meglio… non  so se lo sia.. ma dal momento che manca qualcuno che ti può dire che non lo sia…. E pure i mitici funghi allucinogeni… ogni locale infatti fa bella mostra dei propri cocktail che promettono di portarti sulla luna e di riportarti indietro!!!! Io tanto per cambiare ci sono cascato di nuovo e mi sono bevuto un bel cocktail “medium”, non “strong” ai funghi, cocco, banana, latte e qualcos’altro ma purtroppo o per fortuna non mi ha portato da nessuna parte!!! Il giorno dopo il mio arrivo ho prenotato un escursione per ammirare i fondali di tutte e tre le isole armato di maschera boccaglio pinne e macchina fotografica!! Una infatti è rinomata per i suoi coralli ultracolorati, l’altra per la varietà di pesci e la terza per la presenza di numerose tartarughe marine nelle sue vicinanze… è stato bellissimo!! La barca aveva tra l’altro il fondo in vetro cosicchè è stato interessantissimo anche stare seduti al suo interno, infatti in acqua avrei potuto fare foto veramente migliori ma siccome non so nuotare e la corrente era abbastanza fortina, quando la barca si allontanava troppo mi cagavo addosso e rovinavo tutto!!!

 

Un commento su “Indonesia

  1. Ciao Sole!!! un bacione grande grande dove non batte il sole…anzi quì nevica proprio!Spero tu abbia passato un buon natale!Bisous!!!!

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