Saigon mi è piaciuta parecchio, per quel che ho visto mi è sembrata una Bangkok ma molto più pulita… traffico ovunque, motorini a non finire, un afa asfissiante e un cielo coperto come solo le grandi città conoscono. Si intuisce inoltre anche dalle piccole cose l’influenza che i francesi hanno avuto in questi paese, infatti è pieno di bakery (panifici) cosa praticamente sconosciuta nel resto dell’Asia e baguette ovunque.
Dopo due giorni di girovagare senza meta, il primo in bici, il secondo a piedi perché la in mezzo rischiavo di essere ammazzato ho deciso di visitare finalmente i tunnel di Ho Chi Minh.
Quando le emozioni provate sono così forti come a me è capitato di sentire difficilmente si riescono a trovare parole giuste per descrivere e rendere l’idea di ciò che è stato visto ma soprattutto reinterpretato grazie all’atmosfera e alle sensazioni provate vivendo anche se per un solo lunghissimo e fottutissimo minuto l’esperienza di attraversare alla cieca (e comunque in tutta sicurezza) un tunnel originale dell’epoca in posizione fetale strisciando tra la terra umida e il puzzo di marcio e sacro che quel posto ha fatto rivivere in ognuno di noi. Non ci sono parole per descriverlo quindi, ne foto che possano parlare per noi… non è nemmeno comprensibile, per una mente come la mia, poter pensare a quale disperazione siano stati sottoposti tale da far superare loro una prova chi io ritengo davvero disumana… un minuto la sotto mi è sembrato un eternità, rassicurato da una guida che mi confermasse che la strada era solo una (e non mille come in passato) ed alleviato dalle voci delle persone davanti a me. Loro ci hanno vissuto per anni la sotto, mangiato, dormito, defecato, partorito e combattuto… ancora oggi è viva in me l’emozione di quel minuto e mi chiedo come sia stato per loro possibile, e più in generale dove può arrivare un uomo, che limiti può raggiungere se costretto da cause strordinarie a fare cose che la mente umana razionalmente in condizioni normali non concretizza.
La giornata mi è valsa più di un quadrimestre scolastico.. ho imparato tantissime nozioni nuove e ho visto dal vivo alcune delle più cruenti armi usate in battaglia, le ho viste in funzione, ne ho immaginato il dolore provocato….
Basta, forse anche da li è nata la mia successiva decisione…
Il mio programma prevedeva quindi di proseguire per la Cambogia e poi Malesia.. invece mi sono rotto le palle di pagare visti e un pochettino dell’Asia in generale… L’Asia è un emozione forte, e va vissuta, almeno per me, a piccole dosi.. e quindi ho bisogno tempo, di metabolizzare e assimilare, ho bisogno di una vacanza…. Di sole, mare, surf e frivolezze…. Me ne vado a Bali in Indonesia…. Ho trovato un volo super economico e quindi parto in meno di tre giorni… scalo a Singapore di una giornata…. E ci si sente dall’isola degli Dei il tutto per meno di 190 dollari!!!
Ciaooooooo