Da Vientiane (Laos) decido di partire alla volta del Vietnam, fremente di respirare l’atmosfera all’interno dei famosi chu chi tunnel, i cunicoli sotterranei costruiti da una parte di vietnamiti per difendersi e rispondere colpo su colpo alle offensive pervenute principalmente dalle forze armate americane durante quella che probabilmente è ricordata come la più discussa e cruenta, almeno cinematograficamente parlando, guerra che la storia si porta purtroppo in dote.
Per poter avere il Visto d’entrata in Vietnam le opzioni sono 3, un giorno di attesa 55 dollari americani, 2 giorni d’attesa 45 dollari americani, 3 giorni d’attesa 35 dollari americani. Ovviamente i giorni d’attesa ai quali si fa riferimento sono lavorativi, e dal momento che mi sono deciso giustamente di partire solo il giovedì opto per l’opzione meno economica… non mi va di passare un’altra settimana in Laos, nonostante qui abbia trovato la pizza più buona da quando ho lasciato casa, e chi l’avrebbe mai detto!! Il giorno dopo, visto in mano decido di prenotare un bus diretto a Saigon. La tratta verrà coperta completamente in autobus (per risparmiare) e mi dicono si aggiri attorno alle 48 ore… però!!! Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo quando macinavo chilometri e chilometri per tutta Italia per seguire novanta minuti di partita che poi puntualmente, soprattutto nelle trasferte più distanti, non guardavo per la troppa stanchezza dovuta all’abuso d’alcool mischiato talvolta a qualche “disonesta”, come a Cagliari per esempio quando appena entrato allo stadio mi sono coricato un attimo per poi svegliarmi “solo” sul 4 a 2! Per loro!!! E allora cosa fare? Rimettersi a dormire no?!! Che le partite si giocano e vincono al bar mica allo stadio!
Comunque…prenoto questo bus alle sette di sera e trovo strano che quest’agenzia mi faccia il prezzo più basso di tutte, minore addirittura degli autobus pubblici! Vabbè, a quest’ora tempo per valutare non ce n’è molto, quindi affare fatto e partenza l’indomani mattina sette in punto! Dopo un primo tragitto in Tuk Tuk, con il quale siamo pure rimasti a piedi per mancanza di benzina arriviamo alla stazione degli autobus. In quel momento ho praticamente rivisto una scena di un film di Fantozzi… il tuk tuk passa inesorabile davanti autobus di lusso, a 2 piani, superaccessoriati,,, e non si ferma mai…ma quale sarà mai il mio? Man mano che va avanti gli autobus diventano sempre più merdosi. Praticamente allineato a tutti gli altri il mio non c’era, era dietro l’angolo… alla partenza contavo solo nove persone, due giapponesi, 6 laossiani o vietnamiti, non so perché nessuno parlava una parola d’inglese (nemmeno l’autista), ed io!
Dov’è la convenienza per loro? Come mai così pochi per un viaggio così lungo? Semplice…….. mancano praticamente tutti i sedili!!!!!! Ma cos’è sta roba? Non si può cambiare? Niente da fare, non riesco a comunicare con nessuno. Stranamente tutti i ragazzi all’interno sembrano conoscersi ed essere di casa all’interno di quel bus tanto che ognuno si permette il lusso di cambiare cd, dire all’autista quando fermarsi per pisciare e cose del genere… Poi l’autista sono diventati gli autisti, praticamente loro hanno guidato tutti durante il tragitto… non mi sembravano tra l’altro nemmeno poi così preparati a farlo, è stato un viaggio all’insegna della paura, con il nostro bus che più di una volta ha infilato interi viali in contromano suonando all’impazzata e ricevendo di conseguenza lo stesso trattamento, sembrava tutto un grande matrimonio, ho temuto per lunghi tratti di essere finito su un autobus di contrabbandieri, e deve averla pensata così anche più di un poliziotto infatti siamo stati fermati e perquisiti per 2 volte… da li in poi mi sono comunque rassicurato, vuol dire che non trafficavano nulla… ha cominciato a piovere.. i finestrini non si aprivano, almeno quelli dalla mia parte ma in compenso pioveva dentro!!! Il tempo di qualche sosta per mangiare qualcosa, loro!! ……
si perché io da coglione avevo solo soldi laossiani e la prima sosta l’abbiamo fatta in Vietnam e nessuno capiva l’inglese ne tanto meno voleva cambiarmi i soldi, quindi dieta forzata per praticamente un giorno e mezzo e poi via di nuovo. Unica consolazione… in uno di quei baracchini ristoranti, non so come mai stavano guardando in diretta la partita catania – palermo (che il mio animo di tifoso poco sportivo mi fa scrivere in minuscolo apposta!!)… almeno mi sono visto un pezzo di derby e pure il gol!