Il tempo è denaro, si sa… dipende da cosa si ha da fare dico io…. Niente! Benissimo, allora perché nel caso della mia scelta su come lasciare la Thailandia per il Laos risparmiare tempo voleva dire spendere più denaro e risparmiare denaro voleva dire spendere molto più tempo? Li conoscono mica i proverbi questi qua?!!
Vabbè, vada per il tempo… opto per la speed boat, una barca confortevole (almeno al momento dell’acquisto del biglietto!!!) che in sei ore circa dovrebbe portarmi da Chiang Khong (Thailandia) a Huai Xay successivamente Luang Phabang in Laos percorrendo finalmente il leggendario fiume Mekong!
La confortevole barca speed boat altri non sarà che una sottospecie di gondola veneziana preparata da gara e con colori di dubbio gusto spinta da un vero motore di autovettura, la mia montava un motore toyota 1.600 twin camme alimentato a gas tramite bombola di casa praticamente….. fantastico!!!
Con molto dispiacere (generale comunque) mi accorgo un minuto prima della partenza che a prendere parte a questa nuova fantastica avventura saremo in otto… 6 turisti, guida e relativo coopilota. Prima della partenza ci forniscono giubbino di salvataggio e casco… casco? E che cavolo me ne faccio del casco in mare?!! Me ne accorgerò non più di due minuti più tardi… si parte!! L’accelerazione di questa “cosa” è degna di un drugster… le guance chiede asilo politico ai padiglioni auricolari, stiamo praticamente volando…. In otto, stipati come delle sardine, con valigioni al seguito e a mala pena tocchiamo la superficie del fiume…. Questo trabicolo è fantastico… se lo esportassero a Gardaland farebbe riscuoterebbe consensi a non finire… certo… mi dico io… come tutte le giostre… bella zio can… ma tra 5 minuti finisce vero? Si va la…. L’autista schiva tronchi d’alberi con una destrezza impressionante, ogni tanto voliamo fortunatamente sopra vortici che per me inspiegabilmente spessissimo si creeranno sul fiume… è tutto allucinante… non può essere, questo rumore assordante,il cuore in gola… bello bello,ma non 6 ore vero? I nostri sguardi passano dall’eccitazione allo sgomento con la stessa rapidità con la quale il nostro autista schiva i pericoli… è tutto così assurdo… a fine “gara” dirò a me stesso e ripeterò agli altri 5 fortunati malcapitati, e trovandoli d’accordo all’unanimità, che quello è stato senza dubbio il più bello e il più brutto viaggio della mia vita insieme… in poche parole… indescrivibile!
Indescrivibili come lo scenario che solo il Mekong, le sue sponde e la storia che vanta possono saper essere…. Se poi si ha la fortuna, di aver caricato nel lettore mp3 la mitica The End dei Doors che ti faccia da colonna sonora durante la scoperta di tutto ciò… non penso possano esserci emozioni più forti per un viaggiatore a contatto con la natura e la storia.
Ah, tra l’altro penso di essere stato anche l’unico imbecille ad essersi fatto inculare 1000 soldi loro… ormai non mi ricordo più il nome, per aver chiesto di usare il bagno in un ristorante baracca direttamente sul fiume, con lo scarico vivo sul Mekokg… praticamente se pisciavo dal pontile era la stessa cosa!!
Luang Phabang come città non mi ha entusiasmato tantissimo, anzi direi che mi ha parecchio deluso, sarà che sono arrivato con molte aspettative leggendo recensioni favorevoli di altri viaggiatori ma… non mi ha detto nulla di particolare se non di una città non ancora pronta ad accogliere in maniera adeguata il consistente flusso turistico che si riversa nelle sue strade (praticamente quasi nessuno parla inglese) fatta eccezione per i prezzi che ho trovato con mia grande sorpresa più alti che in Thailandia ma con un servizio ed una qualità decisamente peggiori! Unica nota positiva è la pulizia… infatti se si ha la forza di volontà necessaria per svegliarsi verso le sei del mattino e bighellonare un po’ non sarà difficile vedere gruppi di baby monaci disseminati per tutta la città con tanto di scopa di paglia e paletta.
L’unica possibilità che hanno di scopare poverini!!
Voglio però precisare che questo mio viaggio è una sorta di mordi e fuggi pertanto non posso raccontare con reale ponderazione di un posto, mi limito ad esprimere sensazioni, il feeling avuto o meno… che può essere del tutto influenzato dalle strade percorse, dall’umore del momento, dalle persone incontrate, dalle aspettative appunto o semplicemente dal mio livello di stanchezza.
Il fatto poi che da Vientiane non mi aspettassi nulla di interessante, perché a detta di molti è la capitale più noiosa dell’Asia, ha fatto si che la trovassi stranamente più interessante di Luang Phabang, più metropoli,
se così si può dire ma più pulita e civile, insomma non mi è dispiaciuta per niente. Almeno non fino all’inizio del mio viaggio per il Vietnam!!!
Ah, a Vientiane poi ho incontrato in occasioni diverse 3 ragazzi conosciuti pochi giorni prima a Luang Phabang e in Thailandia, a riprova che i viaggiatori prima o poi si rincontrano tutti, perché i posti da percorrere bene o male sono sempre gli stessi, e un viaggiatore difficilmente torna sui suoi passi ma saggiamente non usa mai la parola addio!